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Come eliminare la muffa dalla casa: le 5 cose da fare

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Come eliminare la muffa dalla casa: le 5 cose da fare

#Curiosità

Ricevo spesso chiamate da clienti che lamentano la presenza di muffa in casa , e questo non sarebbe un problema . E’ l’analisi che mi fanno a mettermi in crisi ogni volta: le nuove finestre fanno umido, o ancora meglio le finestre sono difettate perchè i vetri sono pieni di condensa .

E allora… per non sapere ne leggere ne scrivere mi sono detto ; forse non sono informato , forse i vetri perdono acqua e quindi ho fatto una ricerca su google: i vetri generano acqua?

Per la prima volta google mi ha dato come risposta : Ma ci sei o ci fai , ritenta sarai più fortunato.

Cerchiamo di capire da dove viene tutta questa acqua.

Perchè si deposita sui vetri?
Perchè si genera la muffa?

Cosa è l’umidità… l’acqua che vola

Per umidità atmosferica s’intende la quantità di vapore acqueo contenuto nell’aria e che proviene dall’evaporazione dell’acqua durante la cottura, dall’acqua calda che evapora durante la doccia e anche dai panni ad asciugare in casa, oltre che dall’acqua che evapora dal corpo umano e perchè no  , in piccole quantità, dalla traspirazione delle piante.

Il vapore acqueo contenuto nell’atmosfera può essere espresso come umidità assoluta e umidità relativa.

Umidità Assoluta

L’umidità assoluta indica i grammi di vapore acqueo contenuti in 1 metro cubo di aria. L’umidità assoluta tende ad aumentare al crescere della temperatura.

Tuttavia, l’umidità assoluta dipende dal volume di aria e temperatura, che rende difficile quando si tratta di misurazione per l’atmosfera. Quindi  è stato introdotto il concetto di umidità relativa.

Che cosa è l’umidità relativa

Ancora più usata per ragioni pratiche è l‘umidità relativa che esprime in percentuale il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuta in una massa d’aria e la quantità massima che la stessa può contenere nelle medesime condizioni di temperatura e pressione.

L’umidità relativa fornisce perciò informazioni su quanto una massa d’aria è lontana dalla condizione di saturazione.

L’umidità relativa (UR) rappresenta il rapporto percentuale tra la quantità effettiva di vapore acqueo presente nell’aria e la massima quantità che, alla medesima temperatura, sarebbe necessaria perché l’aria fosse satura di vapore acqueo.

Infatti, per ogni valore di temperatura dell’aria, esiste una quantità massima di vapore acqueo che può essere contenuta allo stato aeriforme: superata questa quantità, il resto del vapore acqueo condensa in goccioline di acqua allo stato liquido o, se la temperatura è uguale o minore di 0 °C, sublima in piccoli cristalli di ghiaccio.

 

Quando il vapore acqueo contenuto nell’aria comincia a condensare, si dice che l’aria è satura di vapore acqueo. Un valore di UR pari, per esempio, al 70% significa che l’aria contiene il 70% del vapore acqueo che, a una data temperatura, la renderebbe satura; un valore di UR pari al 100% indica, invece, che l’aria è satura e, se la temperatura si abbassa o se altro vapore si aggiunge, il vapore presente in eccesso condensa.

Il valore dell’umidità relativa dipende dalla temperatura dell’aria: all’aumentare della temperatura, aumenta la quantità di vapore acqueo necessaria perché l’aria sia satura; viceversa, se la temperatura è bassa, una minor quantità di vapore acqueo sarà sufficiente per saturare l’aria.

Di notte in una casa, in inverno, si abbassa la temperatura e quindi aumenta l’umidità presente nell’aria saturandosi.

Le variazioni di umidità relativa forniscono utili informazioni su eventuali cambiamenti del tempo. Per esempio l’arrivo di un fronte perturbato è preceduto da un aumento dell’umidità relativa.  Durante le ondate di calore estivo l’umidità relativa è utilizzata per valutare l’indice di calore da cui si stima il disagio fisico che si prova durante le giornate calde ed umide.

 

Gli strumenti impiegati per la misura dell’umidità dell’aria si chiamano igrometri.

Un esempio semplice per capire l’umidità relativa

 

Il significato di umidità relativa può essere compresa collegandola  alla nostra capacità di raffreddare il nostro corpo attraverso la sudorazione. Quando l’umidità relativa dell’aria è elevata (circa 70%, 80% o superiore), l’aria può contenere solo una quantità molto limitata di aria e quindi non può assorbire il vapore acqueo che traspira per dal nostro corpo  per raffreddarlo . Questo ci fa sentire al chiuso, come soffocare, quella sensazione di caldo e umido . D’altra parte, quando l’umidità relativa è bassa (inferiore al 50%), il  sudore dal corpo viene facilmente assorbito dall’atmosfera in forma di vapore, facendoci sentire molto più fresca e confortevole la temperatura e l’ambiente .

Allo stesso modo con una umidità relativa elevata l’acqua presente nelle pareti fatica a volatilizzare , ma anzi in presenza di pareti fredde l’acqua, presente in alta quantità , tende a condensare creando l’effetto bagnato sui vetri dei serramenti e condensando sulle zone più fredde delle pareti

All’aumentare della temperatura aumenta la capacità dell’aria di contenere acqua ( umidità) mentre con il diminuire della temperatura diminuisce anche la capacità dell’aria di contente l’umidità

Guardando l’immagine sotto , il bicchiere rappresenta la capacità dell’aria di contenere l’umidità ( acqua)  si capisce che mentre la temperatura diminuisce aumenta il volume dell’acqua presente nell’aria.

Se facciamo scendere la temperatura ad un certo punto l’acqua trabocca dal bicchiere,  parlando di umidità ad un certo momento l’aria non riesce più a contenere l’umidità sospesa  che sarebbe l’acqua ” trabocca ” ossia condensa e attacca alle pareti fredde .

Vi faccio un ultimo esempio, prendete una bottiglia ghiacciata dal frigo e lasciatela sul tavolo , noterete che all’esterno si riempi di goccioline di acqua. Ecco non è la bottiglia che perde bensì è l’umidità presente nell’aria che a contatto della superficie fredda condensa , Adesso pensate ai vostri muri dove sono più freddi ….. ok avete capito.

Adesso che hai capito cosa è l’umidità capiamo cosa combina nella nostra casa 

Andava tutto bene e poi hai cambiato i serramenti, ma una casa sana ha pareti asciutte e pulite, spesso invece, bisogna fare i conti con un poco salutare strato di muffa scura che tenacemente fiorisce sul soffitto in prossimità degli angoli, vicino alle finestre e soprattutto dietro armadi e mobili vari.

Il problema della muffa sui muri non interessa solo le abitazioni un po’ datate, ma tende a presentarsi anche in quelle di recente costruzione.

Con i nuovi serramenti in pvc  hai reso più impermeabile la casa, hai tolto tutti gli spifferi d’aria che i vecchi infissi facevano passare. Ottimo hai migliorato il confort abitativo , ridotto i costi di riscaldamento e raffreddamento. Però hai ridotto la ventilazione della casa e riducendo il riciclo d’aria l’umidità presente nella casa è aumentata in modo esponenziale . L’umidità relativa è aumentata.

Imbiancare il tutto è solo una tregua temporanea e se non si adottano le strategie giuste per contrastarne la rifioritura, le spore tenacemente si riattaccheranno in ogni dove, trovando terreno fertile su superfici umide e poco arieggiate.

Le cause sono principalmente due: un isolamento non ottimale e un eccessivo tasso di umidità nell’ambiente. Purtroppo quest’ultima, già a livelli di poco superiori al 55% tende a produrre tra le pareti domestiche una poco sana condensa su soffitti, pareti e vetri, con la conseguenza di sviluppare in breve tempo muffe, batteri e antiestetiche chiazze grigie.

Come risolvere il problema della muffa in casa

  1. Aumentare la ventilazione della casa , utilizzando la posizione anta ribalta
  2. Ventilare la casa per 10 minuti aprendo le finestre ogni 3/4 ore
  3. Portare all’esterno i vapori prodotti in cucina è essenziale: preferire esclusivamente una cappa aspirante collegata alla canna fumaria.
  4. Evitare di asciugare i panni sui termosifoni, anche tenere lo stendino in casa è controproducente sul fronte della muffa.Infine ricordarsi sempre di aerare il bagno dopo aver fatto la doccia e nel caso, munirsi di un deumidificatore, da collocare in questa stanza e in quelle zone della casa più soggette alla formazione di muffa.
  5. Aprire le finestre dopo avere fatto il bagno per abbassare l’ umidità relativa , non aprire le porte verso le altre stanze della casa. aprendo le porte l’umidità si omogeneizza in tutta la casa aumentando il valore. Questa semplice operazione è utile per prevenire la formazione della muffa, poiché l’aria esterna, di solito più fresca e secca, è in grado di bilanciare l’umidità interna. Nel caso , munirsi di un deumidificatore, da collocare in questa stanza e in quelle zone della casa più soggette alla formazione di muffa.

E ricordati anche quando fuori è presente la nebbia , in autunno ed inverno, nelle giornate fredde l’umidità esterna è sempre minore di quella interna perchè alle basse temperature la quantità di acqua ( umidità) presente nell’aria è inferiore a quella contenuta a 20 °C. Bene quindi potete aprire senza problemi le finestre e cambiare l’aria.

 punti in cui si presenta la muffa sul muro presentano dispersioni termiche . Sono punti in cui la temperatura del muro scende sotto i 15 gradi , temperatura in cui si raggiunge il punto di rugiada e l’acqua condensa nel muro alimentando la muffa.

Il vapore presente nell’aria interna della stanza, venendo a contatto con una zona fredda si trasforma di stato passando da gassoso a liquido.

Dopo qualche tempo che questo fenomeno si ripete o si stabilizza, gli effetti più vistosi sono la germinazione e lo sviluppo delle spore fungine sui componenti porosi rimasti umidi, questo sviluppo risulterà tanto più rapido quanto più elevata è l’umidità relativa dell’aria ambientale e la conseguente presenza di condensa muraria.

Sui supporti lisci come vetri, superfici plastiche o metalliche, il fenomeno, a meno di gravissime carenze igieniche porta solo alla condensazione dell’acqua, senza che vi sia la possibilità di germinazione di queste coloni.

Conclusione
La soluzione migliore per risolvere il problema della muffa senza eccedere in interventi costosissimi è come spiegato ridurre il più possibile l’umidità in casa con poche buone regole elementari.

Intervenire con buoni anti muffa e pitture termiche che migliorano la temperatura del muro aumentandola e diminuendo la dispersione termica.

Per quanto riguarda i vetri credo abbiate capito se i vetri fanno condensa il problema non è dei serramenti , ma è vostro . “Areare bene i locali“.

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